Elliott Murphy
domenica 10 agosto 2008
Ore: 22:30 | Palco centrale
Nato a New York e cresciuto a Garden State, Elliott Murphy, come molti suoi coetanei, negli anni Sessanta forma una band, i Rapscallion, con i quali nel 1966 vince il concorso per band dello stato di New York.
All’inizio degli anni Settanta si esibisce in Europa, suonando per le strade e in piccoli locali, ottiene anche una parte come comparsa nel film “Roma ” di Fellini. Rientrato negli USA si esibisce nel circuito underground di New York insieme ai New York Dolls, Patti Smith ed alcuni artisti di quella che sarà la new wave americana. Il critico Paul Nelson lo segnala alla Polydor, per la quale esordisce sul mercato discografico con “Aquashow”, ottenendo unanimi consensi di critica, ma deludenti riscontri commerciali nonostante contenga “Last of The Rockstars”, una delle migliori composizioni di tutta la carriera del biondo cantautore, poco meglio andò con gli album successivi: “LOST GENERATION” (1975), “NIGHT LIGHTS” (1976) album contenente la stupenda “Diamonds by the Yard”, forse il pezzo più famoso di Murphy e “JUST A STORY FROM AMERICA” (1977). Nel 1980 Murphy fonda la propria etichetta discorgrafica, la Courtesan, con la quale lancia l’album “AFFAIRS” (1980), il folk-rock “MURPH THE SURF” (1981) e lo strepitoso “PARTY GIRLS/BROKEN POETS” (1984) nominato ad un New York Music Award come miglior album dell’anno. Gli album successivi, pur mantenendosi su un livello più che buono, non riescono ad eguagliare i precedenti, e negli USA inizia ad avere seri problemi per la pubblicazione dei suoi lavori. In Europa, tuttavia, la situazione era completamente diversa, i concerti nel vecchio continente registravano sempre un’ ottima affluenza di pubblico e i suoi album vendevano sempre molte copie, forse questo fu uno dei motivi che spinse Murphy a trasferirsi a Parigi, nel 1990.
La vita parigina diede nuovo spolvero al biondo cantautore della grande mela, che iniziò a comporre a ritmo frenetico, uscendo con album sempre più maturi, tra questi ricordiamo “SELLING THE GOLD”, che contiene brani meravigliosi come “Is Fellini really dead?”, “King Of The Serpentine” e la struggente “Everything I do (Leads me Back to You)” in duetto con uno dei suoi più grandi amici ed estimatori, niente meno che Bruce Springsteen.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 Murphy collabora con Graziano Romani ed i suoi Rocking Chairs, in qualità di musicista e produttore degli album Freedom Rain (1989) e No Sad Goodbyes (1990). Della title-track di Freedom Rain viene girato anche un video che lo vede al fianco del cantante Graziano Romani.
Tra gli altri album è doveroso segnalare e consigliare “BEAUREGARD”, “LA TERRE COMMUNE”, “SOUL SURFING”, “RAINY SEASON” e il nuovissimo, per gli amanti del genere, disco blues “MURPHY GETS MUDDY”, dove, assistito dal guitar hero Olivier Durand (ormai presenza fissa nella band da anni), Elliott ci regala un mix esplosivo di cover di mostri sacri del blues e brani propri, in un crescendo inarrestabile di emozioni.
In Italia, Murphy collabora dal 1993 con i varesini Lorenzo Bertocchini & The Apple Pirates.