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Ilinix Machine

2010

sabato 07 agosto 2010

Ore: 20:30 | Palco centrale

  • ilinix-machine

Lo spettacolo è per 4 spettatori che vengono ‘caricati’ sulla macchina di ilinx ed accompagnati ‘realmente’ per le vie della città. I 3 attori, gli ATA, traghettatori di anime, psicopompi, hanno il compito di accompagnare i non più vivi con l’arca preposta al ‘tra.passaggio’, un’arca che altro non è se non il più diffuso mezzo di locomozione: una comunissima automobile…’ corpo e voce: Nicolas Ceruti. Mara Marini. Cristiano Sormani Valli. impasto: Cristiano Sormani Valli, ilinx. sogno e parole: Cristiano Sormani Valli. divise: Caterina Filice. Anna Benato. luci: Nicolas Ceruti. costumi e oggetti: Anna Benato, Mara Marini. fotografie: Francesca Pisoni. grafica: Max Aspe. Mara Marini. ricerca sonora: Cristiano Sormani Valli. progetto: Nicolas Ceruti, Cristiano Sormani Valli.

Durata dello spettacolo: 30 minuti circa. Numero spettatori: 4 per replica.

Immaginatevi un po’ di parole a presentazione…Immaginatevi di essere accompagnati in una macchina. Immaginatevi di scoprire che siete erroneamente creduti morti. E che lo capiate lentamente. Nel tragitto che va dal luogo di partenza al luogo dello scambio, del passaggio di stato. Nell’attesa che Lui arrivi. Voi spettatori-ostaggi di questa situazione. Schedati come ad un censimento. Come se durante il ‘trapasso’ qualcuno vi prendesse i documenti e vi dicesse che non servono più, che la vostra identità è scaduta. Che noi, tutti, siamo qualcos’altro…Immaginatevi la più nobile fra le professioni: i traghettatori di anime. Tre individui. Tre che conoscete bene, perché abitano i vostri paesi, le vostre città. Modi diversi di porsi rispetto l’eterno tema del senso della vita. Il Rosso, il collerico capo (per auto elezione) del gruppo. Ipercodificato da regole e procedure. Forte nel suo credere a Lui, al mandante, con determinazione..La Nera, sensuale e santa. Con i suoi sguardi al cielo, le sue voglie di terra. Innamorata di Lui. Il Bianco, tonto e silente. Però dotato del buon senso dei campi. Forse l’unico che ha capito la verità e che pertanto, come nelle migliori tradizioni ‘mistiche’ non ha bisogno di dirla. Immaginatevi il gioco, nel cerchio da inizio a fine, svelarsi man mano. Immaginatevi tornare alla realtà. Ammoniti di non morire in vita.

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